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Mindfulness e bambini: Vivere con consapevolezza il presente

La mindfulness è una pratica che ci permette di vivere con consapevolezza e attenzione il momento presente.

Valentina Giordano dice: “la disponibilità a stare nella vita così com’è, senza affrettarsi a cambiarla”. Riposando nelle cose così come sono.

I bambini sono per natura mindfulness. Quando giocano, quando osservano e notano tutto quello che vedono nel tragitto casa scuola.

Mentre noi abbiamo fretta di salutarli per buttarci nelle nostre vite frenetiche. Lo fanno naturalmente, anche se privi di consapevolezza.

La mindfulness è ASCOLTO, ATTENZIONE, CONSAPEVOLEZZA, ACCETTAZIONE, NON GIUDIZIO, in una parola CONNESSIONE con sé e con gli altri.

Immaginiamo quanto tutto questo, possa fare bene ai bambini.

ASCOLTARE: i bambini hanno bisogno di essere ascoltati. Quando qualcuno ci ascolta ci sentiamo compresi, accolti, amati. Troviamo ogni giorno del tempo per ascoltarli, guardandoci negli occhi e prestando loro la massima attenzione e partecipazione, solo questo.

GUARDARE: provate a fare questo semplice esercizio di connessione con il vostro bambino. Vi posizionate uno di fronte all’altro e vi osservate, senza parlare per qualche minuto. Al termine, vi mettete schiena contro schiena e provate a disegnare ciò che avete visto. Finito il disegno, vi mettete di nuovo uno di fronte all’altro per raccontare, a turno, senza interrompervi, cosa avete visto, quali emozioni state provando e dove le sentite nel corpo.

Questo vi permetterà di sentirvi davvero IN RELAZIONE, con testa, cuore e corpo insieme.

SENTIRE: ogni giorno proviamo emozioni, positive o negative che sia, non sempre però diamo loro la giusta attenzione. Ancora una volta, imparare a farlo prima di tutto con sé stessi, ci permette poi di sviluppare maggiore empatia con i bambini. Provate, quando il vostro bambino vi confida di aver provato un’emozione a ‘guardarla’ insieme a lui.

Com’è? se la potessi disegnare che faccia avrebbe? Che colore ha? Dove l’hai sentita nel corpo? Perché è arrivata e come se n’è andata?

Ancora una volta, senza giudizio.

NON GIUDIZIO: lo so, è molto difficile non “darsi addosso” come genitori. Ci capita spesso di pensare a quello che un “buon genitore” dovrebbe fare. Ma adottare un atteggiamento così giudicante nei nostri confronti ci limita.

Inoltre se questo è ciò che dedichiamo a noi, di sicuro lo faremo anche con gli altri e i nostri bambini.

Proviamo invece a zittire la vocina dentro di noi, che continua a bacchettarci, per ogni cosa che facciamo.

Ricordiamoci che prima dei nostri figli veniamo noi, sembra paradossale, ma è così.

I bambini hanno bisogno di genitori in equilibrio, che non perdano di vista sé stessi.

La regola è che per salvare qualcuno, prima dobbiamo salvare la nostra pelle!.

Dobbiamo quindi prima di tutto prenderci cura di noi, trovare equilibrio, per poi essere nella disponibilità di darne agli altri.

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