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Analisi transazionale: che succede se io e tu ci incontriamo?

Gli Stati dell’Io Genitore, Adulto, Bambino

“Che succede se io e tu ci incontriamo? Noi sei ci divertiremo un mondo”, (E.B.).
Berne, fondatore dell’analisi transazionale, postula l’esistenza in ciascuno di noi di 3 Stati dell’Io: Bambino, Adulto e Genitore. Si tratta di strutture integrate di comportamenti, pensieri ed emozioni.

GENITORE: lo Stato dell’Io in cui le persone si comportano, sentono o pensano allo stesso modo delle proprie figure genitoriali (o così come loro pensano che fossero). Ad esempio, io posso gridare quando sono arrabbiata contro mio marito, perché questo è quello che ho imparato da piccola, vedendo mia mamma che gridava contro mio papà ed ho imparato che questo è il modo per ricevere attenzione.  

ADULTO: lo Stato dell’Io in cui le persone si comportano, sentono e pensano in base a ciò che sta avvenendo nel qui e ora.  

BAMBINO: lo Stato dell’Io in cui le persone si comportano, sentono o pensano secondo le modalità che avevano da piccoli. Ad esempio, una persona che riceva un rimprovero può diventare triste e chiudersi in se stessa, proprio come faceva da piccolo quando veniva sgridato.
Non sempre questi Stati “vanno d’accordo” e non sempre siamo consapevoli di questo.

Ti è mai capitato di dire qualcosa a qualcuno, magari al tuo capo, cercando di essere cordiale (Stato Adulto), trasmettendo però disappunto attraverso il viso? Ecco, quell’espressione potrebbe essere il risultato di quel disaccordo, con il tuo Bambino che cerca di uscire e farsi sentire!

Nella relazione con gli altri, i nostri Adulto, Bambino e Genitore si incontrano con gli stati dell’altro ed è lì che hanno luogo le transazioni.
Può capitare che il nostro Bambino parli al Genitore della persona con cui siamo in relazione, per cercare di ottenere affetto e/o protezione o può succedere che con una determinata persona si tenda più spesso a stare nel Genitore critico, ingiungendo al suo Bambino “devi fare come ti dico io, altrimenti mi arrabbio!”.
Il problema nasce quando, per qualche ragione, non riusciamo più ad utilizzare in maniera flessibile tutti gli stati dell’Io e ci fissiamo per lo più su uno o due di questi, escludendo l’altro.
Che tu abbai voglia di urlare a squarciagola in mezzo alla strada dalla felicità (Bambino libero), o che ti senta arrabbiato con tuo figlio perché non ha portato a termine un impegno preso (Genitore Normativo) o preoccupato per aver discusso con il capo, si tratta di manifestazioni normali, che coinvolgono tutte le nostre “voci interiori”.
Delle volte però il rumore di fondo di uno di questi stati dell’io prende il sopravvento sugli altri, escludendoli appunto e questo alla lunga produce malessere.
Ad esempio, una persona ormai adulta, potrebbe aver acquisito dal proprio padre il messaggio “Non ci si può mai fidare di nessuno”.
Se oggi questa persona prendesse per vera questa affermazione, è come se smettesse di utilizzare il suo Adulto, la capacità cioè di valutare di volta in volta una situazione, assumendo la credenza genitoriale come verità.

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